Progetti di ricerca

Progetto “Le vittime italiane del Nazionalsocialismo: le memorie dei sopravvissuti. Conoscere, ricordare, diffondere"

The Italian victims of National Socialism: the memories of the survivors. Knowledge, remembrance, dissemination.

Fondo Italo-Tedesco per il futuro - Ministero degli Affari esteri della Repubblica Federale di Germania

Ambito disciplinare Macroarea 3

Area scientifica Area 16 - Scienze politiche e sociali

Tipologia finanziamento Altro

Tipo di progetto Internazionale

Stato progetto Concluso (archiviato)

Ruolo nel progetto Capofila

Responsabilità scientifica Coordinatore

Data avvio: 22 March 2019

Data termine: 31 December 2021

Durata: 19 mesi

Importo: € 304.040,00

Partecipanti:

Irene Bolzon

Federico Goddi

Roberta Mira

Amedeo Osti Guerrazzi

Toni Rovatti

Simona Sallusti

Matteo Stefanori

Partner:

Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Associazione nazionale ex internati nei lager nazisti Volontari della libertà (ANEI)

Associazione Divisione Acqui

Associazione nazionale reduci dalla prigionia (ANRP)

Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI)

Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED)

Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini (ANVRG)

Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI)

Associazione italiana di storia orale (AISO)

Fondazione Museo della Shoah di Roma

Fondazione Brigata Maiella

Fondazione Scuola di pace di Monte Sole

Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano (CDEC)

Fondazione Campo Fossoli

Abstract:

Il progetto è stato finanziato dal Fondo italo-tedesco per il futuro, stanziato dalla Repubblica federale tedesca per realizzare una politica di riconciliazione e sviluppare una comune cultura del ricordo fra Italia e Germania. Esso ha visto impegnati sette ricercatori per circa due anni (2019-2020) ed è consistito nella realizzazione di interviste a italiani e italiane sopravvissuti ad atti di violenza perpetrati dalle forze di occupazione naziste (spesso con la collaborazione di fascisti italiani), nel periodo della guerra civile e dell’occupazione tedesca (1943-1945).
In questi due anni i ricercatori hanno intervistato oltre 100 testimoni, su tutto il territorio nazionale, appartenenti ad ogni categoria di vittime. Grazie all’aiuto di numerose associazioni di reduci, sono state raccolte le memorie di vittime di stragi, di ebrei, di deportati politici, di lavoratori coatti, di partigiani e di internati militari. Ognuna di queste interviste rappresenta un patrimonio prezioso ed unico di memoria, che racconta le esperienze vissute da persone travolte dalla violenza della guerra e dalle politiche criminali di repressione e sterminio del nazifascismo.
Tutte le 103 interviste sono state raccolte in un sito internet (accessibile all’indirizzo https://memoriavittimenazismofascismo.it/ previa registrazione).
Ogni intervista è arricchita da schede biografiche sul testimone e da altri apparati che ne facilitano l’utilizzo e la consultazione. Nel sito sono stati inserite anche schede storiche e una bibliografia essenziale per facilitarne l’uso anche a utenti non specialisti della materia.
In una sezione del sito, "Interviste da altri archivi", sono state inserite 120 interviste relative a stragi ed episodi di violenza commessi nell'area del Casentino in provincia di Arezzo, frutto di una convenzione con l'Unione dei Comuni del Casentino. Completano questa sezione tre interviste sulla strage di Marzabotto-Monte Sole concesse dalla Fondazione Scuola di pace di Montesole.

Obiettivi:

“Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Le memorie dei sopravvissuti. Conoscere, ricordare, diffondere” rappresenta un progetto di grande rilevanza sia per la ricerca scientifica sia per le sue potenzialità divulgative nell'ambito delle attività di terza missione.
Dal punto di vista scientifico, mette a disposizione un'ampia gamma di testimonianze utile per ricostruire le interazioni fra memoria pubblica della seconda guerra mondiale e memorie individuali e familiari. La presenza di testimonianze fornite da persone che già in passato avevano raccontato le loro esperienze permette, inoltre, di condurre uno studio sulla stratificazione delle memorie.
Il progetto si presta anche ad un uso più estensivo, rivolto ad un pubblico non di specialisti, quale può essere quello legato a diverse forme di public history. In particolare, il materiale raccolto è funzionale a progetti didattici e divulgativi di diversa natura. A questo scopo è stata già siglata una convenzione dcon la Fondazione Museo della Shoah di Roma che prevede la trascrizione dei testi delle videointerviste da parte di studenti delle scuole, la realizzazione di un documentario ad uso didattico e la realizzazione di una mostra sulla seconda guerra mondiale. Il progetto si rivolge pertanto ad un pubblico più ampio che, attraverso la voce dei testimoni, può confrontarsi con i profondi traumi della guerra che hanno segnato la popolazione italiana e la sua storia.

Piano delle attività:

Il progetto si è articolato attraverso una ricerca sul campo in due fasi: una prima fase dal maggio al dicembre 2019 e una seconda fase dal maggio al dicembre 2020.
Il materiale raccolto nella forma di video-interviste è stato poi via via inserito sul sito internet appositamente realizzato dalla società AudioInnova.
Successivamente sono state perfezionate convenzioni con la Fondazione Memoria della Shoah di Roma e con il Consorzio dei Comuni del Casentino, rispettivamente per avviare uan serie di attività di public history e per raccogliere ulteriore materiale relativo a testimonianze sulle stragi nella provincia di Arezzo.
I risultati scientifici del progetto hanno trovato un primo sbocco nel volume "Le vittime italiane del nazionalsocialismo. Le memorie dei sopravvissuti tra testimonianza e ricerca storica", a cura di Filippo Focardi, Viella, Roma 2021.
Sono stati attivati contatti di collaborazione con l'Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova e con la Fondazione della Padova ebraica per realizzare progetti comuni.

Contatti:

filippo.focardi@unipd.it

https://www.anpi.it/
filippo.focardi@unipd.it
http://www.deportati.it/
https://anvrg.org/
http://ucei.it/
http://aisoitalia.org/
http://www.museodellashoah.it/
https://www.fondazionebrigatamaiella.it/
https://www.montesole.org/
http://www.cdec.it/
https://www.fondazionefossoli.org/it/

Risultati:

Il progetto ha permesso la raccolta di una banca dati contenente 103 video-interviste a testimoni sopravvissuti alla violenza nazista appartenenti a diverse categorie di vittime: vittime di stragi, ebrei, deportati politici, lavoratori coatti, partigiani e internati militari. Ciò costituisce l'aspetto più originale e rilevante della ricerca, a fronte di raccolte di testimonianze che generalmente riguardano singole categorie di vittime.
Si segnala anche l'avvio di una raccolta di testimonianze realizzate da altri enti e istituzioni, come quelle concesse dalla Fondazione Scuola di Pace di Montesole e dal Consorzio dei Comuni del Casentino, disponibili sul sito del progetto.