Seminario | Modifiche alla Costituzione (con particolare attenzione al disegno di legge costituzionale 15 novembre 2023, per l’elezione a suffragio universale e diretto del Presidente del Consiglio dei Ministri)

Sala Petrarca, Multisala Pio X

10.01.2024

Responsabile scientifico: Maurizio Malo, Università di Padova.

Nell'ambito dell'insegnamento di Diritto pubblico (Corso di Laurea in SRD) mercoledì 10 gennaio 2024 alle ore 10:45 presso la Sala Petrarca della Multisala Pio X si terrà il Seminario Riflessioni in tema di Modifiche alla Costituzione (con particolare attenzione al disegno di legge costituzionale 15 novembre 2023, per l’elezione a suffragio universale e diretto del Presidente del Consiglio dei Ministri).

È ricorrente, non soltanto nelle sedi istituzionali e accademiche ma già nei "salotti televisivi" e sulla stampa, la discussione in tema di riforme costituzionali. A quali riforme ci si riferisce? Come vanno fatte le riforme costituzionali? A questo genere di domande si intende dare risposta attraverso un dialogo docente-studenti, con l'intervento di una giovane studiosa che segue espressamente la tematica (Irene Tantulli, dottoranda di ricerca in diritto costituzionale nell'Università di Milano-Bicocca).

Il procedimento per modificare la Costituzione è disciplinato dall'articolo 138 della Costituzione: l'articolo sarà oggetto di attenta analisi che condurrà la riflessione verso la disciplina elettorale per la formazione delle due Camere (a cui compete l'approvazione delle leggi di revisione costituzionale). L'attuale progetto di revisione costituzionale, presentato alle Camere dal Governo lo scorso novembre, riguarda poche ma radicali modifiche relative ai rapporti tra organi costituzionali di indirizzo politico: s'intende passare dalla attuale centralità del Parlamento, alla centralità del Governo, con l'elezione diretta a suffragio universale del Presidente del Consiglio dei Ministri (v. ddlcost presentato al Senato il 15 novembre 2023, "numero di protocollo" 935). La riflessione al riguardo si fa delicata, specialmente se condotta con il metodo della scienza del diritto costituzionale.

La partecipazione è libera.